Cinquantadue scatti in bianco e nero come lavoro di “salvaguardia del genius loci”. Il volto di Pier Paolo Pasolini diviene un murale sul tufo dei palazzi del centro storico di Napoli; uno squarcio di libertà è offerto dalla visione di Capri distesa nel mare del Golfo; il Vesuvio coperto di nuvole sovrasta l’agglomerato urbano del boom dell’edilizia. La mostra “Naples. Sense of place” è un viaggio nella città campana, attraverso l’obiettivo fotografico di Alex Trusty.

Classe 1967, romano, Alessandro Fidato è un manager che, sin da giovanissimo, coltiva la passione per la fotografia. Noto con lo pseudonimo Alex Trusty, nel suo percorso creativo intreccia i temi del paesaggio e dell’architettura urbana, con una predilezione per il bianco e nero.

Sulle bianche pareti della sala del Toro Farnese del Mann, dal 1 ottobre 2021 al 7 gennaio 2022, si dipana un percorso suggestivo che punta a cogliere, al di là degli stereotipi, le atmosfere uniche di Napoli. Poche sono le presenze umane nelle foto di Trusty, perché l’obiettivo è concentrato sul potere evocativo dei luoghi. Fa eccezione lo scatto di due giovani bagnanti, che si lanciano nelle acque della Gaiola: un invito a tuffarsi in una dinamica, non sempre facile, di amore e appartenenza.

“Tanti altri luoghi hanno perso la memoria cancellandone i segni o venendo abbandonati da quei cittadini che, come in Campania, hanno nel loro Dna la stessa stratificazione culturale dei quartieri che poggiano direttamente sugli stenopoi greci a pochi passi dal mare; e, per questo motivo, sono geneticamente preposti all’accoglienza, alla multiculturalità, al diverso. Il lavoro di Trusty non solo ha valore artistico, ma è, a tutti gli effetti, un’azione di tutela e salvaguardia del genius loci”, commenta il Direttore del MANN, Paolo Giulierini, nella prefazione del catalogo della mostra, edito da Arte’m.


Anello su Atene: Cariatidi

CLETO MUNARI. JEWELRY DESIGN
140 gioielli e orologi del designer vicentino e di altri artisti internazionali tracciano un viaggio artistico che “contamina” celebri espressioni dell’arte contemporanea partendo dall’amore per l’antico. Un legame prezioso unisce la mostra “Cleto Munari. Jewelry Design” e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Nella Sala del Plastico di Pompei, dal 22 settembre al 9 gennaio 2022, sono esposti oggetti che testimoniano l’estro di un Maestro italiano dell’arte dell’oreficeria, e non solo.

Imprenditore creativo, inventore, designer, mecenate, Cleto Munari nasce a Gorizia nel 1930 e fa di Vicenza, la città di Palladio, il centro del proprio viaggio professionale come “Golden Boy” del Made in Italy. Il suo percorso è costellato da incontri unici, tra cui spicca l’imprimatur dato dall’architetto Carlo Scarpa, che contribuiscono a definire uno stile che resterà inconfondibile dalla metà degli anni Settanta sino ad oggi.

Al MANN, nell’allestimento curato da Alba Cappellieri, sono presentati gioielli che costituiscono pezzi unici (massimo nove esemplari per monile). Oro 18k, diamanti, corallo, onice, agata, lapislazzuli, cristallo di rocca, ebano sono alcuni dei materiali con cui Munari “gioca” per definire un design senza tempo.

110 sono gli oggetti disegnati e prodotti da Cleto, e 30 monili sono firmati da artisti internazionali quali Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Marcello Jori, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi e prodotti dallo stesso Munari, con un’anteprima mondiale della collezione di undici gioielli realizzati da Marcello Jori.

Monile New York

In mostra, l’anello Rome and you con elementi architettonici classici, l’anello con omaggio a Palmira e al suo patrimonio “spezzato”, l’inno d’amore ad Atene, culla di civiltà, con l’Anello Cariatidi. E ancora forme ardite che rimandano alla rappresentazione metafisica delle piazze di De Chirico, invocando quel caos ordinato che solo l’arte sa dare. Per non dimenticare, anche un gioiello sul ventennale dell’11 settembre.

LE ALTRE MOSTRE IN CORSO
Sono visibili fino a gennaio 2022 la grande esposizione sui “Gladiatori” (vedi approfondimento dettagliato DeArtes qui) e “Omero. Iliade. Le opere del Mann tra le pagine di Alessandro Baricco” (vedi approfondimento DeArtes qui). Restano invece pochi giorni per visitare “Moebius, alla ricerca del tempo” (vedi approfondimento DeArtes qui).

M.A.C.
Fonte: Ufficio Comunicazione, 29 settemvre 2021

NAPLES. SENSE OF PLACE
1 ottobre 2021 – 7 gennaio 2022

CLETO MUNARI. JEWELRY DESIGN
22 settembre – 9 gennaio 2022

Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Piazza Museo 18/19 – 80135 Napoli
man-na@beniculturali.it
Tel. 081 44 22 111 — 149
www.mannapoli.it